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La scorsa settimana il Clust-ER Manager Sauro Vicini e la Project Manager Clémence Foltz hanno partecipato al meeting del progetto europeo SECURE, insieme ai nostri soci e partner dell'Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori ed ENEA, per lavorare insieme con l'obiettivo di rafforzare la supply chain di radioisotopi nucleari per uso medico.
Il progetto SECURE (Strengthening the European Chain of sUpply for next generation medical RadionuclidEs) finanziato da EURATOM è strutturato su un consorzio di 17 partner Europei e coordinato dal Narodowe Centrum Badan Jadrowych Institute (NCBJ) - Polonia; è iniziato in Ottobre 2022 e ha una durata totale di 3 anni.
Il progetto mira a identificare e usare efficientemente le risorse, in termini di infrastrutture di ricerca e di materie prime, disponibili sul territorio europeo e condivise tra i partner, per produrre nuovi radionuclidi - in particolare alfa e beta emettitori - per applicazioni teranostiche in medicina nucleare, con la possibilità di creare nuove opportunità per la salute e l’economia.
L’idea portata avanti dal progetto SECURE è quella di affiancare ai metodi tradizionali nella produzione di radionuclidi, principalmente basati su reattori a fissione di significativa potenza (decine di MW potenza termica), anche nuovi metodi basati su reattori di potenza più bassa, su macchine acceleratrici e impianti a fusione nucleare, che al momento sono in fase di studio e sperimentazione, in modo da portare le applicazioni di tali studi e ricerche da un livello di laboratorio a una scala con impatto industriale.
Il progetto è strutturato in 6 Work Packages. L’ENEA guida il Work Package (WP) 2 (ricerca e sviluppo di nuove metodiche di produzione di radionuclidi medicali) ed è anche coinvolta nel WP1 (sviluppo di target per irraggiamento da reattori e acceleratori) e nel WP4 (raccomandazioni per test clinici e protezioni da radiazioni), L’ENEA è responsabile direttamente dello studio e delle prove sperimentali sui processi fisico-chimici di produzione di nuovi radionuclidi usati per diagnostica e terapia, quali il Tb-161 e il Cu-64, collaborando con i partner di progetto e avvalendosi di infrastrutture presenti ed operative nei Centri di Casaccia, Frascati e Brasimone dell’Agenzia